Il ribaltamento omologico in Piero Della Francesca

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Alle origini della prospettiva

Filippo Brunelleschi (1377-1446),
Lorenzo Ghiberti (1378-1455),
Leon Battista Alberti (1404-1472),
Piero della Francesca (1415-1492)

La costruzione legittima
O "costruzione optima". La definizione è di Leon Battista Alberti.

Fig. 1 – Scelta dell’altezza (h) del punto di vista dell’osservatore e della posizione di vista frontale (l) rispetto alla “stanza” da rappresentare (il rettangolo rappresenta la sezione verticale della stanza eseguita nei pressi del muro che la chiuderebbe alla vista dell’osservatore se tale muro venisse rappresentato). Il punto P è la proiezione ortogonale della posizione del punto di vista dell’osservatore sul “quadro”. Le linee del pavimento concorrono a P (punto di fuga delle rette ortogonali al quadro). La retta orizzontale passante per P è l’orizzonte prospettico.
Fig. 2 – Scelta della distanza (d) tra la posizione del punto di vista (V) dell’osservatore e il piano del quadro (pigreco). Da V si costruiscono i raggi visuali della profondità del pavimento della stanza.
Fig. 3 – Dai punti dove tali raggi visuali intersecano il quadro si individuano le rette che rappresentano le profondità sul piano del pavimento. Tali profondità sono uguali alle larghezze, per cui le mattonelle del pavimento risultano quadrate, in numero di 6 per la larghezza e altrettanto per la profondità.
Fig. 4 – Prolungando le diagonali del pavimento disegnato in prospettiva, che risulta un quadrato, fino alla linea d’orizzonte, si individuano i punti di distanza (D1 e D2) che rappresentano il punto di fuga di rette inclinate secondo la diagonale del quadrato (45°) sia a sinistra che a destra. La distanza di D1 (e di D2) da P misura la distanza (d, vedi §.B) tra la posizione del punto di vista dell’osservatore e il quadro. (preleva la figura stampabile).